Testimonianza della Ricostruzione

Progetto “La ricostruzione”

La classe quinta B servizi socio-sanitari ha partecipato al concorso indetto dagli Amici della Biblioteca Malatestiana dal titolo “La ricostruzione”, organizzando un incontro con alcuni ospiti della casa di riposo “Pietro Zangheri” di Forlì che sono stati intervistati in merito ai loro ricordi relativi al periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale. Pochi giorni prima di Natale ci siamo recati presso la struttura forlivese dove siamo stati accolti calorosamente dal personale e dagli ospiti nel salone principale del bellissimo edificio storico, poi, dopo i saluti formali e le presentazioni, siamo passati subito alle interviste degli  anziani che sono stati lieti di raccontarci i loro ricordi di quel terribile periodo. A quell’epoca erano tutti giovani, alcuni giovanissimi e non ricordavano molto, ma tanti altri, “armati” di foto e di ricordi scritti su vecchi fogli, ci hanno raccontato per filo e per segno le loro storie, il loro vissuto, la realtà in cui sono cresciuti in quel periodo, e che mestiere facevano.

Chi lavorava nelle fabbriche, chi si arrangiava con lavori di fortuna, chi aveva un pezzo di terra dal quale cercava di trarre sostentamento per la famiglia.
Una signora ci ha fatto partecipi della sua esperienza molto particolare, raccontandoci che era stata deportata in un campo di lavoro dal quale riuscì a fuggire insieme ad un suo compaesano, che poi ha ritrovato all’interno della struttura che oggi li ospita. Spesso non è semplice ricordare avvenimenti passati, tanto meno se di questa natura, e infatti molti di loro hanno manifestato una forte emozione nei loro racconti in cui si percepivano rabbia e paura per ciò che avevano sofferto.

Tra queste storie cupe e tristi abbiamo colto però anche momenti di luce e di allegria, come quelli trasmessi da una cara signora che ho avuto l’onore di intervistare, che con grande energia e vivacità ci ha mostrato alcune delle sue foto da giovane, della sua famiglia e della sua vita, in particolare durante la sua carriera di comparsa del cinema,  rivelandoci la sua partecipazione al famosissimo film Vacanze Romane come controfigura di Audrey Hepburn.
Per me è stato un onore poterla intervistare e per lei credo sia stato un piacere, tanto che alla fine della mattinata si è piacevolmente intrattenuta con tutta la classe per una serie di foto ricordo insieme. Dopo aver salutato e ringraziato tutti gli ospiti che si erano resi disponibili a partecipare all'incontro, un'altra signora ospite della casa ci ha mostrato, tutta orgogliosa, un bellissimo presepe interamente realizzato con le sue mani, e infine abbiamo concluso la nostra visita con gli ultimi saluti a ospiti e personale.

È stata una mattinata ricca di emozioni, ma  è stato ancora più bello aver potuto partecipare ad un progetto di questo genere, in cui si è  riusciti a creare una forte relazione tra presente e passato, tra i giovani e gli anziani facendoli ricordare e raccontare esperienze del loro passato e i fatti vissuti sulla loro pelle insegnandoci che, nonostante tutto, non dobbiamo mai dimenticarci di ciò che è stato. Una volta ho letto una massima che mi ha particolarmente colpito, “Quando muore un anziano è come se bruciasse una biblioteca”.... Ora ne sono proprio convinto; un anziano ha un bagaglio culturale ed emotivo enorme e noi giovani dovremmo dedicare a loro un po’ più tempo ad ascoltarli per arricchirci ascoltando le loro esperienze, e  portare a loro la nostra energia e la nostra voglia di conoscenza.

 

Andrea Occhipinti 5^B Servizi Socio-sanitari

 

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